di Gianni Fraschetti -
Premesso che di Alemanno si può dire tutto il male politico possibile. Che stava per passare con Mario Monti, che ha fatto una abiura (il fascismo) sconvolgente, che è stato un pessimo Sindaco, che anche Marino, alla fine, è un regalo suo e che è stato uno dei soci del sodalizio (Fini/colonnelli) che ha distrutto la destra italiana. Nella migliore delle ipotesi, si può affermare che è un cretino patentato per essersi circondato di gente che bastava guardarla in faccia per capire quali "nobili" interessi coltivasse nella vita. E tutto ciò senza attendere l'esito della inchiesta, che ci dirà invece se ci si ferma qui, con i giudizi morali e politici, o se ci sono anche risvolti penali e di quale entità.
Tutto si può dire, ma come dicono i "cittadini" a cinque stelle...uno vale uno. E Alemanno è uno, e se lo pesiamo bene anche di scarso spessore, e per quanto complice o incapace egli sia, non si può arrivare a etichettare sbrigativamente come "fasciomafiosa" una inchiesta che, secondo me, ci riserverà ancora parecchie sorprese. Io sono fascista, tanto per dire, e vi garantisco che non ho proprio nulla a che spartire con tutta questa brava gente. Anzi, apparteniamo a due razze umane e politiche che si trovano agli antipodi. Siamo antropologicamente di due pianeti diversi, e quindi quell'etichetta mi offende profondamente. Offende me e decine di migliaia di italiani per bene.
Alemanno, tra l'altro, si è ripetutamente dichiarato antifascista con parole che non hanno lasciato spazio al minimo dubbio. Al massimo lo si può definire un solidarista cattolico, uno che orienta sempre le vele a favore di vento, che difficilmente mantiene la parola data, che non ha altro scopo in politica che perpetuare se stesso. Insomma anche a guardarlo e ad ascoltarlo Alemanno tutto appare (e tutto è) tranne che fascista. Fregnone gli calza molto meglio.
Allora, sarà forse Carminati il fascista? Io non lo conosco, ma a prima vista sembra prima di tutto un delinquente, nel senso etimologico del termine. Uno come Battisti il brasiliano, che ammazzava gioiellieri con la scusa della lotta di classe, un bel banditone che si era creato col suo compare Buzzi una comoda tana nella succosa forma di formaggio chiamata Roma, e trovo irritante coniugare il fascismo, che fu cosa seria da qualunque parte lo si osservi, con un simile soggetto.
Questa è la situazione, e infatti nel partito di Alemanno nessuno si è stracciato le vesti o sono stati presi provvedimenti d'emergenza, dove invece il terremoto ha prodotto danni visibili è a sinistra. O il PD l'ho commissariato io? Dunque, se Renzi mette sotto controllo il suo partito a Roma, probabilmente è perchè si aspetta un seguito per nulla favorevole ai suoi colori. Ma già quanto è emerso è sufficiente a dipingere di ben altro colore che il nero questo letamaio.
Lasciamo pure perdere Buzzi e le sue cooperative, rigorosamente affiliate alla LegaCoop, le foto con Poletti e il capo zingaro, ma di Odivaine ne vogliamo parlare due minuti o facciamo finta di niente? Era il Capo di gabinetto del Sindaco Veltroni, non un quaquaraqua qualsiasi. Era quello che (tra il molto altro) faceva arrivare a Roma migliaia di clandestini e zingari per sfamare gli appetiti delle cooperative della LegaCoop (all'epoca presieduta dall'ineffabile Ministro Poletti). Sono fascisti pure loro?
Insomma, in una vicenda dove gli schizzi di merda sono già arrivati a inzaccherare perfino l'abito virginale del presidente della regione, il buon Zingaretti, forieri di uno tsunami del quale si avverte il rombo in avvicinamento e il PD cerca di cautelarsi commissariando il partito romano, la nostra stampa non trova migliore definizione che "cupola fasciomafiosa".
L'impressione è che il sistema, conscio della difficoltà del momento e del totale rigetto della classe politica da parte degli italiani, abbia deciso di tagliarsi il dito mignolo e di darlo in pasto all'opinione pubblica. L'ennesima arma di distrazione di massa per tentare di prendere tempo e rinviare l'inevitabile resa dei conti. E' commovente il tentativo dei media di tenere il partito di Renzi col naso fuori dal letame per farlo respirare, ma sarà un'impresa ardua, perchè la vera cupola mafiosa che sta assassinando l'Italia con i suoi miasmi nauseanti è proprio quella che promana da quel partito, dai suoi collaterali (Lega-Coop, ONG, No profit, volontariato vario) e da quell'intricato sottobosco cattocomunista che da 70 anni fa carne di porco della Nazione a spese degli italiani.
Altro che cupola "fasciomafiosa", qui emerge uno spaccato atroce di come funziona il sistema del potere di questi signori. E chi ha governato Roma per 70 anni? E chi ha governato questa repubblichetta nata dalla resistenza? E chi ha concluso l'accordo stato-mafia?
Rispondete a queste semplici domande e saprete con certezza chi c'è sotto la cupola. Vi lascio con questa illuminante dichiarazione del Ministro Marianna Madia
...Nel Pd a livello nazionale ho visto piccole e mediocri filiere di potere. A livello locale, e parlo di Roma, facendo le primarie dei parlamentari ho visto, non ho paura a dirlo, delle vere e proprie piccole associazioni a delinquere sul territorio...