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#IOSTOCONRUTILIO ARRESTATE ANCHE ME
di Giuseppe Martorana -
Mi rifiuto! Mi rifiuto di credere che lo Stato incarceri un 93 enne seduto su una sedia a rotelle, che vive di stenti a causa di una misera quanto inutile pensione, che cerca di sopravvivere vedendo qualche libro, accettando gli aiuti offerti dalle persone che gli sono accanto, che vive un giorno in più grazie alla presenza e perseveranza di chi ha cercato di dargli sempre una mano, non per delinquere o per finanziare gruppi terroristici ma, più semplicemente, per arrivare alla fine del mese, per poi ricominciare lo stesso infernale girone dantesco della sopravvivenza. Mi rifiuto di credere che questo Stato corrotto, ladro, disonesto, criminale, insensibile, incivile, bugiardo, spregiudicato, traditore, sia arrivato a tanto pur di rimettere in piedi la solita costellazione di terroristi disegnati negli uffici del Viminale e messi poi al cospetto dell'opinione pubblica come si fosse un film d'essai, con tanto di manifesti, titoloni e manipolazioni varie.MI rifiuto di credere che vi siano italiani che inorridiscono davanti a queste meschinità, scambiano il boia per vittima e la vittima per boia. Sermonti è in condizioni fisiche ed economiche pessime. Quale danno potrebbe aver mai compiuto contro questo stato di mercanti? Quello di aver pensato? Quello di aver immaginato un'Italia diversa? Priva di onorevoli consiglieri, ex vice ministri e ministri venduti alla camorra o alla ndrangheta? E' questo il suo reato? Allora arrestate anche me, perché io credo nella stessa Italia di Sermonti, quella in cui il ladro finisce nelle patrie galere e vi rimane tanto quanto è il valore del furto che ha compiuto e tanto quanto è l'importanza della carica pubblica che rivestiva. Arrestate anche me, per io la penso come Sermonti, perché, come lui, credo che un governo debba lavorare per il bene della nazione, e non al contrario, per svenderla al peggior offerente.
Arrestate anche me, perché Sermonti è il simbolo di un'Italia forse troppo antica, ma certamente più onesta, dignitosa e pulita. E quando uno stato, non sapendo più come sviare l'opinione pubblica dai veri problemi che esso ha creato, costruisce a tavolino il mostro del terrorismo facendone prendere l'aspetto di un novantatreenne sulla sedia a rotelle, vuol dire che è arrivato alla fine, che non sa più che pesci pigliare. E' uno stato in agonia che spera di sopravvivere ancora un po' attraverso l'attuazione dei vecchi sistemi degli anni '70, dove comunisti e fascisti si ammazzavano davanti ad un governo sghignazzante, che interveniva solo dopo, per raccogliere i morti sui marciapiedi delle città italiane. Uno stato che arriva a tanta infamia è uno stato che non merita di esistere. Arrestate anche me, perché a differenza degli altri, non ho memorizzato i nomi di coloro che sono stati arrestati, ma di quelli che avrebbero dovuto far parte della lista ma non ci sono. Quelli che mancano sono gli infiltrati dei servizi segreti. Ed è gente spietata, che non conosce pietà, che striscia come le serpi, che scivolano entrando e sibilano uscendo, lingue biforcute che riferiscono ciò che sentono e ciò che si inventano. Lavoro peggiore della spia non esiste al mondo. Uno spalatore di letame è un re al loro confronto. Italia immonda, Italia senza legge, senza Patria, senza Dio. Italia da rifare senza questa razza di carogne.