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Perché voi siete Charlie e non avete altra soluzione per stare in piedi se non quella di favorire il terrore...

 

di Gabriele Adinolfi -

 

A prescindere da chi abbia colpito a Parigi e da chi glielo abbia permesso, al di là delle reazioni isteriche ed ipnotizzate della folla, un palese incentivo per i terroristi a colpire ancora, c'è un'altra ragione per la quale la strada scelta per “rispondere” al terrorismo è destinata invece a rafforzarlo. Sta nei contenuti di cui vorrebbe sostanziarsi la retorica. Questi contenuti sono molto elementari: “difendiamo il diritto di dire qualsiasi cosa”, “conviviamo pacificamente” e “decidiamo cos'è Islam e cosa no”. Senza tornare sulla questione che la libertà d'opinione, anzi d'irrisione, di sbeffeggiamento, che si vorrebbe difendere e che sarebbe “il fondamento della nostra civiltà” in realtà è negata costantemente (Legge Gaissot e caso Dieudonné in Francia, casi Storace e Kyenge in Italia) osserviamo che tutto l'edificio si fonda sulle sabbie mobili e, proprio perché privo di fondamenta, è destinato a sprofondare. Ragion per cui, ad ogni cedimento annunciato, qualcuno penserà bene di compattarlo con l'unità antiterrorista, ergo con il terrore.

Un antisemitismo globalizzato

Se la nostra unità e identità fossero fornite dalla risposta a chi vuole combatterci e non da chi siamo noi, non staremmo in piedi senza una minaccia continua. Lo stesso collante che l'antisemitismo produce tra le comunità ebraiche, talvolta recalcitranti, e Israele sta diventando il nostro. E questo perché? Perché a furia di corrodere e di smantellare non abbiamo più alcuna identità.
Proprio la Francia lo ha dimostrato e sottoscritto quando Sarkozy, che si voleva una specie di napoleoncino, lanciò la proposta a tutti: “definiamo l'identità francese”.
Dovette rinunciare, in Francia ormai l'identità non si sapeva più cosa fosse.
Quella che si sbandiera oggi e che è fondata sulla tolleranza delle termiti (e qui mi riferisco più a quelle della sovversione interna che ad altre) è non-identità. E la non-identità per stare assieme ha bisogno di “essere minacciata”. Ergo il sistema non potrà non incoraggiare ancora la Jihad o delle sue varianti.

Cialtroni uniti

Si spera di risolvere tutto con l'imbecillità presuntuosa degli apprendisti stregoni, dei commissari politici e morali del progressismo. Cosa ci dicono questi deficienti da decenni? Che bisogna dialogare e aiutare ad evolvere.
Non funziona, mai.
Allora se ne escono con le lavagne dei buoni e dei cattivi e con le patenti. Nonsisabenechi stabilisce chi è un buon musulmamo e chi un cattivo, anzi nei loro deliri arrivano perfino a dire che l'Isis non è musulmana.
Poi abbiamo i capolavori di vari portavoce musulmani in Italia che, mettendo assieme il dissociazionismo alleanzino e la falsità comunista (imparano però!) riescono a dirci che Ahmed è stato ucciso perché musulmano. Non perché poliziotto e benché musulmano, ma perché musulmano... Da vomitare.
Certo le strumentalizzazioni anti-islamiche sono trinariciute, inaccettabili e fuorvianti e rientrano, paro paro, nello schema del Pentagono e del Mossad.
E' vero che quando la ministro della difesa, polemizzando con Salvini e la Meloni, sostiene che si deve distinguere e si deve sapere con chi dialogare ha ragione. Peccato però...

Non si può toccare dove si deve

...che si parla di un ministro di un governo che ha inventato Mare Nostrum, che suggerisce di passare allo Ius Soli e che è stato messo in piedi da un golpe iniziato con la destabilizzazione della Libia e con l'intelligenza organica con la Jihad. Di che parliamo ministro? Ci prende per il culo anch'ella come la Caritas? Quanto guadagnano le vostre basi per ogni immigrato? Chiedete a Buzzi se non lo sapete a memoria. Certo voi lì non potete toccare niente, l'Isis poi neppure a parlarne perché i vostri padroni non vogliono: quindi come pretendete di difendere l'Italia dalle minacce? Con i vigli urbani senza giubbotto antiproiettile perché non avete neppure i soldi per quelli? O mandando in galera chi fa le vignette contro la Kyenge o discute le verità storiche stabilite per legge?
Fa comodo anche a voi, non solo ignorare le complicità evidenti degli apparati, ma trasformare i massacri di Parigi in modo che non sembrino più l'effetto delle vostre politiche disastrose e suicide (parliamo del mix tra Jihad e Ius Soli se proprio non l'avete capito) e farle sembrare come la reazione alla reazione francese all'immigrazione travolgente. Siete insomma Charlie.

Voi siete Charlie, ovvero la Jihad

E' vero, la Jihad si combatte con la cooperazione, ma cooperando con quelli che l'Occidente -che odia l'Europa – ha combattuto e combatte e rompendo invece con quelli con cui fa affari (Israele, l'Arabia Saudita, il Qatar) che della Jihad sono le culle e i protettori.
L'immigrazione poi la si regola e la si modifica con politiche di cooperazione volte a creare una zona di economia e di civiltà emancipata dai padroni di oggi.
Quindi lei ha ragione, ministro, non bisogna dare la caccia al musulmano, si deve distinguere e si deve sapere con chi dialogare: cioè rovesciando paro paro quello che fate voi adesso. Il vostri opposto serve, cialtroni.
Ma non basta. Servono polarità, identità, memoria, radice. Ius Sanguinis, Kultur e un'assialità esistenziale che sia virile, gerarchica, opposta alle teorie del gender e a tutte le porcherie destrutturanti che da buoni cinquant'anni incoraggiate adorando il vostro totem-termite.
Solo sapendo che si è si può esistere e quindi incidere e farsi rispettare, altrimenti è impossibile. Il resto è Charlie
Ma, come avete urlato ai quattro venti, voi siete Charlie e così non vi resta che una strada da percorrere: farci massacrare tutti. E' per voi l'unico simulacro possibile d'identità perché al di fuori del terrore e della lacrima non ne avete altre.
La Jihad siete voi, sanguinosi, falsi, cialtroneschi pagliacci.
Quanto sangue ancora lascerete scorrere prima di essere travolti dal vostro stesso fallimento?

 

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