(Informare) - Ridotto ormai alla patetica caricatura di se stesso, a un patetico sacchetto di pelle con sopra un parrucchino, messo la muro dalle necessità aziendali e dalla nuova offensiva giudiziaria nei suoi confronti, Silvio Berlusconi, dopo una virata che lasciava presagire un desiderio di ricucire con la Lega e dunque di rivincita, ha fatto l'ennesima capriola, è tornato a cercare insistentemente Alfano per un accordo con l'Ncd alle Regionali e non perde occasione di schiaffeggiare Fitto e la corrente interna di F.I. contraria da sempre agli accordi con Renzi.
Nel corso di una riunione tenutasi ad Arcore nel fine settimana tra lo stesso Berlusconi, i figli Marina e Piersilvio e Fedele Confalonieri è stato deciso di non affondare il colpo contro il premier. La paura delle ritorsioni di Renzi fa 90 e, di fatto, Berlusconi sarebbe stato "commissariato" all'insegna di una politica debole e dal basso profilo contro l'esecutivo.
L'alleanza con l'Ncd- che rilancia con forza l'alleanza con Renzi - è volutamente perdente conoscendo bene il no secco di Salvini a tale ipotesi di schieramento, e finirà inevitabilmente per favorire e rafforzare il governo. In tale ottica di ostinata preparazione della sconfitta sono anche da inquadrarsi l'atteggiamento ostile nei confronti di Fitto, che in fondo dice solo ciò che molti elettori del cavaliere pensano, lo scontro in atto tra il "falco" Brunetta e la "colomba" Romani e la mancata adesione di Forza Italia alla manifestazione 'Renzi a casa' indetta da Salvini e la Meloni per il 28 febbraio a Roma.
Un asse con la Lega avrebbe provocato una guerra totale contro il premier e il governo, uno scenario che terrorizza i figli di Berlusconi e i vertici del gruppo. Opposizione sì, ma nel quadro di un minuetto stucchevole, senza abbandonare le liturgie melense tra PPE e PSE e soprattutto senza pericolose derive lepeniste. Fossero mai vincenti.