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Il "vaffanculo" di Rossella: Alfano, Sciascia e il quaquaraqua

Volendomi fare del male, ieri sera ho visto una mezz'ora di Porta a Porta ove era in corso un acceso confronto tra il Ministro degli interni Alfano e il segretario della Lega Matteo Salvini.
Il prode Alfano - che in una sola giornata ha battuto ogni precedente record sul tradimento (Giuda è un pupone al suo cospetto), fregando prima Renzi per Berlusconi e poco dopo Berlusconi per Renzi - era consapevole che l'universo mondo aveva visto e giudicato la sua performance rendendo la sua posizione indifendibile e quindi è letteralmente sbroccato, attaccando, offendendo, minimizzando e tentando di rintuzzare in maniera infantile e becera Salvini che lo incalzava senza sosta, chiedendo conto di tutte le beghe delle quali questo governo ignobile e non eletto (il terzo ndr) si è reso responsabile.

Un lungo elenco di orrori, puntualmente distorti, mistificati e soprattutto omessi dal nostro sistema mediatico che ha ormai battuto in servilismo l'Istituto Luce della Buonanima (che Dio la abbia in eterna gloria), come dimostra peraltro la quadrata legione di leccaculo ormai scatenata da tre giorni a illustrarci l'odore di santità che promana dal neo presidente, del quale non pronuncio nemmeno il nome,. essendo totalmente convinta che l'uomo porti una sfiga pazzesca. Ma ritornando ad Alfano, nel vedere gli indegni atteggiamenti di questo sgrammaticato guitto di paese, sono giunta ad alcune conclusioni:

- penso sia impossibile che quel ridicolo accrocco chiamato "Nuovo Centro Destra", un contenitore del peggio che la politica riesce a esprimere - e di questi tempi il peggio va oltre l'immaginazione - guidato da questa marionetta che pare uscita dal teatrino dei pupi, baciaculo in servizio permanente effettivo di Renzi, abbia il 2,5 % del consenso popolare, se non addirittura il 3% come molti compiacenti istituti demoscopici gli attribuiscono.

Va bene che se uno si ricorda il partito di Mario Monti realizza subito quale attendibilità abbiano i sondaggi e di quali panni si vestano i sondaggisti, ma dopo avere visto e sentito Alfano ieri sera, ho maturato la convinzione che se l'omino arriva a uno zero virgola sarà già grasso che cola e che la percentuale che ci raccontano sia frutto - oltre che dell'avidità delle società di sondaggio - anche della volontà di Renzi che evidentemente vuole tenere "a galla" un utile idiota.

- Matteo Salvini è ormai di fatto "il problema" del potere e dintorni (compreso Berlusconi). Ieri sera c'era in quello studio un esponente di Forza Italia, uno del PD, e Alfano il fido yorkshire di Renzi. Ebbene tutti, ma proprio tutti, erano attivi complici nel tentare di non lasciarlo nemmeno parlare, soprattutto quando ricordava i centomila clandestini che si sono eclissati e sono a spasso per l'Italia, o quando rammentava loro che l'occupazione è solo tornata ai livelli nefasti di settembre.

E Salvini non ha nemmeno detto che ormai la Lega ha scavalcato Forza Italia e unita a FdI di Giorgia Meloni (ieri c'è stato uno scambio di tweet tra i due significativo di questo passo) viaggia sparata verso il 20%, sebbene le TV evitino accuratamente questo argomento spinoso e che da mesi Salvini abbia quotidianamente migliaia di sostenitori in più sulla sua pagina personale di Facebook che ha ormai superato quota 600mila, mentre la Meloni, anch'essa in grande crescita, è quasi a quota 250mila.

Tornando a ieri sera, avendo esaurito la mia - peraltro abbondante - scorta di vaffanculo, dopo mezz'ora non ho più resistito allo spettacolo e ho cambiato canale. Mentre stavo per farlo, però, c'è stato un prolungato primo piano di Alfano con la bava alla bocca e un pensiero birbone mi ha folgorato la mente. Nella stupenda suddivisione della razza umana che Sciascia codifica nel Giorno della Civetta, mi sono chiesta, dove troverebbe collocazione il nostro Ministro degli Interni?

Di sicuro il grande scrittore siciliano non avrebbe mai immaginato che potessero esistere individui del livello di Angiolino nostro, altrimenti avrebbe sicuramente trovato un posticino tutto per lui, che quaquaraqua gli sta veramente stretto. E anche il mio vaffanculo, a pensarci bene, è veramente troppo poco per lui. Intanto che ci penso, però, si prenda quello. Con tutto il sentimento

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