(Informare) - La questione Ucraina assomiglia maledettamente alla questione di Danzica nel 1939. Anche allora si voleva imporre una situazione ai limiti dell'assurdo, la Prussia orientale divisa dal resto della Germania dal corridoio di Danzica, e gli USA istigarono la Polonia a rifiutare le numerose e ragionevoli proposte tedesche di composizione diplomatica della vicenda. Sappiamo tutti come è andata a finire a tutti. Compresi francesi e inglesi che ci hanno rimesso gli imperi coloniali e i poveri polacchi che sono stati ricompensati di tanta ottusa fiducia nei cow boys d'oltreoceano con 50 anni di schiavitù.
Adesso ci risiamo, la vicenda ucraina è nata perchè oltre un anno fa fa l’allora Governo di Kiev decise di interrompere i negoziati di avvicinamento alla UE, lasciando di stucco gli eurocrati di Bruxelles che non si capacitavano di una simile scelta. Come poteva l’Ucraina non cedere al canto armonioso delle sirene UE che dipingevano in maniera paradisiaca il mondo comunitario?
Qualcuno doveva aver parlato e forse al Governo ucraino di allora era giunta voce che l’UE, anziché l’Eden cantato dalle sirene, altro non è che un inferno, dove recessione, disoccupazione e povertà vanno alla grande, grazie a scelte politico-finanziarie criminali, che stanno facendo saltare le basi dei paesi che ne fanno parte, a cominciare da quelli del Sud Europa. Scelte scellerate che stanno portando alla povertà e alla fame intere popolazioni, salvo alcune che, però, se ne fregano altamente di quelle in difficoltà e, anzi, ne approfittano per trarne maggiore vantaggio per sé.
Ma veramente gli eurocrati di Bruxelles si erano illusi di poter trascinare l’Ucraina sulla zattera alla deriva dell’UE facendo affidamento sul solo canto delle sirene?
Eppure lo sapevano che Ulisse (Putin) non avrebbe mai consentito di veder l’Ucraina morire come una stella cadente sotto l’insegna di una bandiera che di stellare ha solo la criminalità dell’eurocrazia finanziaria e speculativa.
Lo sapevano perfettamente, ma dovevano pur inventarsi l’ennesima provocazione per dare addosso a Putin e per compiacere Obama che, da quando è arrivato, non fa altro che provocarlo (da ultimo, non contento di aver ricevuto lo schiaffo sulla questione Siria, persino mandando una delegazione di lesbiche e gay ai giochi di Sochi) con il suo “yes , we can” ma ottenendo sempre la solita impeccabile e composta risposta “No, you cannot”.
Ha ragione Putin quando dice che gli americani non conoscono la geografia ( e io aggiungo probabilmente neppure la storia), ma non la conoscono neppure i capi politici della UE perchè, se solo avessero dato un’occhiata alla cartina geografica e una sbirciatina a qualche testo di storia, saprebbero che l’Ucraina è una costola della Russia. Zbigniew Brzezinski scrive “senza l’Ucraina, la Russia cessa di essere un impero, ma con l’Ucraina resa subalterna e poi subordinata, la Russia diventa automaticamente un impero”.
E non serve essere geni per capire che è pressochè impossibile sottrarre l’Ucraina all’egemonia russa senza sparare un colpo. E allora che cavolo hanno combinato i leader politici europei? Solo l’ennesima scempiaggine, facendo pure la parte dei provocatori, con il rischio di inimicarci la Russia, con la quale abbiamo rapporti economici strategici per tutta l’europa e in particolare per l’Italia. E questi sarebbero i leader politici europei? Quelli secondo i quali Berlusconi era impresentabile?
Ma fateci il piacere, levatevi di torno che state facendo solo danni e figuracce!
Ma in fondo che altro potremmo aspettarci da costoro? Siamo governati da autentici somari.
E adesso nell’Ucraina russofila mandano i carri armati…
A volte basta poco, solo un po’ di buon senso, quello che gli eurocrati e i leader europei hanno perso da tempo, ma che tra il popolo, grazie a Dio, ancora c’è!
SE AGLI AMERICANI PIACE TANTO GIOCARE ALLA GUERRA, GIOCHINO A CASA LORO: troppo comodo far guerra alla Russia sulla nostra terra e sulle nostre teste.