(Silvana De Mari) - In Italia sono state uccise 130 donne circa da mariti o ex fidanzati. Su una popolazione di 60 milioni di abitanti di cui 30 milioni maschi, il crimine è stato commesso dallo, 0,000qualcosa per cento. Non è pensabile, è una ridicola follia pensarci, che un gruppo sia senza macchia, che un gruppo di milioni e milioni di individui sia costituito da persone che, tutte, senza eccezioni, siano buone e perbene. L’aggressività esiste, nessun gruppo può essere perfetto, la perfezione non è di questa terra. Gli uomini italiani sono tra i meno violenti del mondo, il Turchia le donne assassinate sono oltre 1600, i dati di altre nazioni sono ulteriormente aggravati dalle pene giudiziarie: la lapidazione dell’Arabia Saudita, per esempio, nazione attualmente presidente della Commissione Diritti Umani di quella bizzarra associazione che si chiama ONU.
Eppure in moltissimi, troppi contesti, i toni sentiti nella giornata di ieri sono stati molto strani: tutti gli uomini sono stati processati, tutti sono stati dichiarati colpevoli. Gli uomini morti in terribili incidenti sul lavoro perché i loro lavori sono più usuranti dei nostri non sono stati considerati, l'esercito degli uomini che hanno dato la vita per salvare una donna non è stato considerato, il terribile e sempre in salita numero dei suicidi maschili non è stato considerato ( sicuramente non è colpa delle donne perché le donne sono innocenti e vittime a prescindere), i due giovani completamente innocenti che hanno avuto il viso sfigurato e gli occhi distrutti dall’acido buttato loro in faccia da una donna non sono stati considerati e nessuno farà un film su di loro.
Le donne non sono un gruppo etnico. Gli armeni sono un gruppo etnico, i curdi sono un gruppo etnico, gli ebrei sono un gruppo etnico. Gli ebrei attuali sono i discendenti degli ebrei del medioevo. Noi non siamo le discendenti delle donne e gli uomini discendenti degli uomini. Noi siamo la parte femminile di una specie di cui gli uomini sono la parte maschile. Ognuna delle due parti senza l’altra è nulla. Una specie quella umana è stata spaccata in due e una delle due parti è stata ubriacata di vittimismo e messa contro l’altra.
Un esercito di donne sole che non hanno trovato niente di meglio di fare che leggere 50 sfumatura di grigio, libro mostruoso e ignobile scritto da una donna.
Vale per l’aggressività la stessa regola che vale per la sessualità, per la debolezza, per l’egoismo, per il grasso, per il numero di paia di scarpe, per il colesterolo: l’eccesso uccide, ma la mancanza non è compatibile con la sopravvivenza. Un Dio considerato " idiota" ha fatto l’uomo sbagliato e il cretino post-sessantottino lo corregge. Il deliro è che senza il nostro lato oscuro saremmo perfetti. Senza il nostro lato oscuro saremmo incompleti, il che vuol dire non vitali. Senza le virtù virili dell’aggressività, dell’intolleranza, dell’arroganza, della difesa del territorio e del coraggio un gruppo smette di essere vitale. Noi non siamo più vitali. Possiamo ricominciare a esserlo solo se invertiamo rotta: che gli uomini siano uomini e le donne siano donne. Che si amino, si compensino, si sostengano, fino a che morte non li separi.