
(Mauro Bottarelli) - Dlin dlon, bollettino dei naviganti. O meglio, cronache di un’invasione annunciata. Dall’ANSA di oggi: “La nave Vos Prudence di Medici senza Frontiere, con 935 migranti a bordo, e’ attraccata questa mattina intorno alle sette al Molo Manfredi di Salerno. Ultimate le operazioni di questo 21esimo sbarco sulle coste salernitane, si procederà al trasferimento dei migranti tenuto conto del Piano Nazionale di Riparto. Centocinquanta verranno accolti in struttura della regione Lombardia, 100 in Campania, altrettanti nel Lazio (Frosinone, Latina, Viterbo), 80 in Piemonte, 55 in Veneto, 50 in Emilia-Romagna e altrettanti in Abruzzo, Molise, Umbria, Marche. Dei 935 migranti, 793 sono uomini. 125 donne (di cui sette in gravidanza e una in travaglio che è stata anche la prima persona a scendere dalla nave insieme a un ferito di circa 30 anni) e 16 minori, di cui due neonati”.
E ancora: “Una nave con a bordo circa 860 migranti, salvati nel Canale di Sicilia ha attraccato questa mattina al porto di Brindisi dove verranno effettuate le operazioni di sbarco, identificazione e verrà prestata l’assistenza agli stranieri. Si tratta del guardapesca Acquarius, dell’associazione Sos Mediterranè a bordo della quale, durante il trasporto, è nato un bimbo, il piccolo Cristo. Gli 860 migranti saranno smistati per la gran parte in Lombardia e Lazio, ma anche in Piemonte, Veneto, Toscana, in altre strutture della Puglia, in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Abruzzo, Molise e Umbria”.
Dire che basta? Col cazzo. “E’ giunta stamane nel porto di Catania la nave Diciotti della Guardia Costiera con a bordo 1.428 migranti, tra cui un centinaio di minori, salvati nei giorni scorsi in diverse operazioni di soccorso. Sono in corso le operazioni di sbarco. Inoltre, è giunto nel porto di Vibo Valentia il rimorchiatore Vos Hestia, di Save the Children, con a bordo 577 migranti di varia nazionalità. Si tratta di 367 uomini, 107 donne, tra le quali 10 in stato incinte e 103 bambini sotto i 5 anni di età, 57 dei quali non accompagnati.
Durante le visite a terra dopo lo sbarco sono stati riscontrati 60 casi di scabbia e tre sospetti di malaria per i quali sono state subito avviate le procedure di profilassi del caso. I migranti saranno poi trasferiti in base al piano di riparto predisposto dal ministero dell’Interno. A quanto si apprende, è in arrivo domani a Corigliano Calabro, in provincia di Cosenza, la nave militare tedesca Rhein con a bordo 900 migranti soccorsi in mare. Con lo sbarco previsto a Bari della nave della marina inglese Echo, i migranti attesi per domani sono 1.520″. Ma tranquilli, è un fenomeno epocale ma gestibile. Come scabbia e malaria, d’altronde.
Sono stanco. Deluso. Stufo. Incazzato. E mi conosco troppo bene per non sapere che se mi mettessi a scrivere ciò che mi si rimescola dentro davvero, l’imputazione per violazione dell’articolo 414 del codice penale arriverebbe matematica e certa come morte e tasse, sento già la Digos che citofona. Però, alcune cose vanno dette, magari mordendosi un po’ la lingua. Già ieri pomeriggio, l’ANSA lanciava un take nel quale parlava di 10 navi in arrivo nei porti italiani tra oggi e domani con a bordo circa 7300 migranti. E come hanno riportato la notizia, i principali giornali di oggi? Eccone tre.
“Repubblica”, troppo impegnata a far chiudere spiagge apologetiche del fascismo, se ne è battuta bellamente il belino, puntando su ius soli, Pisapia che ormai sembra Togliatti e un Saviano d’annata che scopre l’abuso di cocaina a Roma. C’è poi “La Stampa”, la quale preferisce fare l’originale, omettendo gli sbarchi in arrivo ma rendendoci edotti del fatto che l’unica cosa che l’Italia aveva ottenuto in sede UE, ovvero riscrivere la regolamentazione per le ONG, è già stata cassata sul nascere. In compenso, in apertura spara un’altra notizia che fa ben sperare per il futuro del Paese. Già, perché al netto di quel mezzo casino combinato sui migranti, il resto della nazione fila come una locomotiva ai temi del Duce (ops, scusate, lapsus freudiano dovuto all’eccesso di fascismo nell’aria).
Lo certifica l’ISTAT: “Nel 2016 si stima siano 1 milione e 619mila le famiglie residenti in condizione di povertà assoluta, nelle quali vivono 4 milioni e 742 mila individui. L’incidenza della povertà assoluta sale al 26,8% dal 18,3% del 2015 tra le famiglie con 3 o più figli minori, coinvolgendo nel 2016 137mila 771 famiglie e 814mila 402 individui; aumenta anche fra i minori, da 10,9% a 12,5% (1 milione e 292mila)”. Che cazzo di gufi, questi giornali sabaudi. Ma si sa, ogni governo ha le sue due ciambelle di salvataggio: banche e palazzinari. Ed ecco che, come avete potuto notare, il quotidiano di riferimento dell’immobiliarismo di relazione, spara un titolo ottimistico: “Migranti, primi blocchi in Libia”. Figuriamoci se non ci fossero stati, arrivavano in 30mila! Invece, dati Frontex di ieri, nei primi sei mesi di quest’anno sulle nostre coste sono arrivati sono in 85mila, +21%. Comunque, tutto tranquillo, Minniti sta lavorando per noi.
Già, perché ieri l’ineffabile ministro dell’Interno era in Libia a parlare con i sindaci del sud del Paese per trovare il modo di fermare i flussi. Al di là della geniale intuizione dei gemellaggi tra città libiche e italiane, cui Beppe Sala si è detto ovviamente subito disposto, il capo del Viminale si è presentato armato di pragmatismo: ovvero, se chiedo a questa gente di stroncare un traffico che rappresenta il loro Pil, qualcosa in cambio devo offrire. Il problema è che la lista delle richieste – dai depuratori d’acqua per rilanciare il turismo al piano occupazionale a quello infrastrutturale per strade e fognature fino all’acquisto di celle frigorifere per i cadaveri dei migranti – rappresenta praticamente una finanziaria, il tutto senza che l’Italia benefici dello status coloniale o di protettorato. Paghiamo per non farci invadere.
Alt, non è detto. Perché a fronte di questi investimenti, i sindaci hanno promesso “di fare il loro meglio per cercare di contrastare il fenomeno” ma escludendo la possibilità di costruire un campo profughi in loco, “perché minerebbe la stabilità del Paese, già compromessa”. Della serie, magari te ne fermo qualcuno ma mica ho scritto “italiano” in fronte da tenermeli qui. Geniale. Ma c’è di meglio. Perché dalla gitarella libica, abbiamo scoperto altro, per bocca del presidente dell’ANCI, Antonio De Caro, il quale accompagnava Minniti in missione. Come saprete, la seconda nazionalità per numero di sbarcati in Italia è quella del Bangladesh, paese notoriamente dilaniato dal conflitto tra venditori abusivi di rose e bastoni per selfie, un dramma epocale che l’ONU criminalmente ignora.

Perché il Quirinale tace di fronte all’atteggiamento dell’Europa? Forse perché anche lì erano a conoscenza del patto scellerato per portare in Italia chiunque vagasse per il Mediterraneo, in cambio di chissà cosa? Stiamo importando sangue giovane e forte e lo stiamo trasfondendo in un corpo vecchio e malato: cosa credete che accadrà della già patibolare società italiana, da qui a qualche anno? Volete questo, la sostituzione etnica causa pensioni da pagare? O c’è dell’altro, c’è qualcosa di più inconfessabile dietro il nodo scorsoio di Triton che si siamo stretti al collo? Basta guardarli, sono più ben messi di me, giovani e forti. Tutti. L’80% di chi sta sbarcando è uomo, sotto i trent’anni e con un fisico di lottatore. Non vi fa venire in mente nulla, tutto questo? Forse che ci sono delle direttive precise impartite a qualcuno in Libia, ovvero privilegiare manodopera a basso costo? O, magari, gente pronta a un po’ di azione, se ce ne fosse bisogno?

Come sia, come non sia, la realtà è sotto gli occhi di tutti. Siamo al collasso e seduti su una bomba che sta ticchettando furiosamente. Mi chiedo, al netto di tutto questo, due cose. Primo, come ne usciremo? Secondo, i politici pensano davvero che sia quella del fascismo la paura più grande che devono nutrire? Oggi è il 14 luglio, ci pensino sopra. Le coincidenze, anche nelle ricorrenze, non capitano mai a caso. E, soprattutto, comportandovi così, sputando in faccia al Paese, quella del fascismo la fate diventare voi stessi una profezia auto-avverante.
E sapete cosa sta facendo il governo di quel Paese, per levarsi dai coglioni un po’ di gente? Incentiva le partenze dei cittadini delle aree centrali, i quali infatti giungono a Tripoli in aereo e poi si mettono in moto verso l’Italia con i barconi. Ora, al netto dell’accordo che c’è fra Libia e Bangladesh, invece che promettere investimenti, minacciare ritorsioni diplomatiche non sarebbe meglio? Ci facciamo prendere per il culo dal Bangladesh, adesso? Per favore, diamo un termine alle missioni di Marco Minniti all’estero, perché dalle prossime ci toccherà pagare in anticipo per essere ricevuti: vuoi colloquio? Rifai la strada, prima. Magari, nel suo girovagare per il mondo, incontrerà Igor il russo, sarebbe almeno una parziale consolazione.
Ma qui da ridere, c’è poco. Perché abbiamo a che fare con gente come Emanuele Fiano, che di fronte a una situazione simile, gioca a fare Wiesenthal e vede fascismo ovunque. O Cecilie Kyenge, tornata dal suo esilio, la quale oggi ha offerto la ricetta: “Accogliamoli tutti”. O ancora il numero uno dei vescovi, Monsignor Galantino, il quale non solo ha rivendicato il diritto di tutti di emigrare ma ha anche detto che aiutarli a casa loro non basta, poiché serve solo a scrollarsi di dosso le responsabilità e ha chiesto alla politica d muoversi. Ma con tanti immobili in Vaticano, perché non danno il buon esempio? Oltretutto immobili perfetti per l’accoglienza, essendo quasi tutti B&B molto apprezzati dai danarosi turisti americani, giapponesi e italiani.
Inoltre, così fortunati da godere di esenzioni fiscali, perché classificati come luoghi di culto. Sì, culto della vacanza e del bucatino. Perché non ve li prendete voi, invece di mettere il becco nelle questioni interne di uno Stato straniero? Mi pare che, inoltre, la vostra iniziativa di aprire le porte delle parrocchie ai migranti, non abbia proprio gareggiato con il concerto di Vasco per partecipazione? Tutti accoglienti con i centri profughi altrui? Non a caso, a stretto giro di posta, il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, ha corretto il collega, dicendo che “quello dell’aiutiamoli a casa loro è un approccio valido”.

Siamo alla fase terminale di questo Paese, siamo all’epilogo: se non capiamo che è da imbecilli continuare a pietire aiuti da un’Europa che, non solo se ne frega ma oggi è comandata da qualcuno che farà di tutto per destabilizzare sempre di più sia la Libia che l’Italia, ovvero Emmanuel Macron, per ragioni economiche e geopolitiche, è finita. Non a caso, è di poco fa la notizia che la Commissione UE, in punta di Trattato di Dublino, ha dato ragione alla Francia sui respingimenti a Ventimiglia: ovvero, ve li tenete, perché da voi sono arrivati. Ma non avete almeno un po’ di amor proprio, se non amor patrio? Vi divertite tanto a fare figure di merda una dopo l’altra. facendo ridere l’Europa intera? Stiamo assistendo alla replica 2.0 delle risatine fra Merkel e Sarkozy, stavolta però all’ennesima potenza e nessuno apre bocca?
Perché il Quirinale tace di fronte all’atteggiamento dell’Europa? Forse perché anche lì erano a conoscenza del patto scellerato per portare in Italia chiunque vagasse per il Mediterraneo, in cambio di chissà cosa? Stiamo importando sangue giovane e forte e lo stiamo trasfondendo in un corpo vecchio e malato: cosa credete che accadrà della già patibolare società italiana, da qui a qualche anno? Volete questo, la sostituzione etnica causa pensioni da pagare? O c’è dell’altro, c’è qualcosa di più inconfessabile dietro il nodo scorsoio di Triton che si siamo stretti al collo? Basta guardarli, sono più ben messi di me, giovani e forti. Tutti. L’80% di chi sta sbarcando è uomo, sotto i trent’anni e con un fisico di lottatore. Non vi fa venire in mente nulla, tutto questo? Forse che ci sono delle direttive precise impartite a qualcuno in Libia, ovvero privilegiare manodopera a basso costo? O, magari, gente pronta a un po’ di azione, se ce ne fosse bisogno?
Come sia, come non sia, la realtà è sotto gli occhi di tutti. Siamo al collasso e seduti su una bomba che sta ticchettando furiosamente. Mi chiedo, al netto di tutto questo, due cose. Primo, come ne usciremo? Secondo, i politici pensano davvero che sia quella del fascismo la paura più grande che devono nutrire? Oggi è il 14 luglio, ci pensino sopra. Le coincidenze, anche nelle ricorrenze, non capitano mai a caso. E, soprattutto, comportandovi così, sputando in faccia al Paese, quella del fascismo la fate diventare voi stessi una profezia auto-avverante.
Fonte: https://www.rischiocalcolato.it/2017/07/altri-7mila-migranti-arrivo-un-paese-47-milioni-poveri-allora-ve-lo-cercate-fascismo.html