(Gianni Fraschetti) - Avevo scritto queste righe come prologo a un post su Facebook, poi ho pensato che non dovevano andare perdute, perché contengono delle verità che bisogna conservare e allora ne ho fatto una nota di costume. È feroce, dirà qualcuno, è vero, ma la ferocia è l'unica cosa che merita certa gente. Esiste infatti una destra che mi fa vomitare. E'quella dei benpensanti, degli sceriffi, dei vorrei ma non posso. Quella che sta con le divise, fossero anche da tranviere o da spazzino, senza se, senza ma e a prescindere da...La destra dei moderati, dei berlusconiani che si ostinano a invocare il Duce, che c'entra un cazzo con loro e li prenderebbe a calci in culo se fosse vivo. Una destra di attempati (di cervello) sceriffi tutti legge e ordine. Anche se sono quelli (legge e ordine) imposti da un regime che ci sta uccidendo. Questa destra è emersa prepotentemente dopo i fatti di Piazza Indipendenza. Innamorati perdutamente del "fascista" Minniti e sedotti dal manganello, che ha un effetto afrodisiaco sul misero sistema neuronale ed emotivo di questi poveri scemi, non hanno pensato a nulla. Che si stavano massacrando gli unici italiani con la pelle scura, nonché unici veri rifugiati in questo scintillante lupanare chiamato Italia. "Basta che je menano" ...dicono a Roma. E la polizia di Gabrielli, maestro cerimoniere e insigne mazziere di regime - chiedere le referenze ai ragazzi di Casa Pound o ai disperati operai del Sulcis - ja menato, cazzo se ja menato. Gliene ha date tante, ma proprio tante. Tante quanto era tanto che non si vedevano dare. Tante quante non se ne danno, figurarsi, ne' se ne sono mai date ai gentiluomini dei centri sociali e ai putridi ambienti loro affini. Tante così si danno solo ai fascisti, quelli veri non quelli di ricotta andata a male, e ai discendenti degli Ascari, dei nostri valorosi Ascari che troppo ci ricordano un'epoca sgradita a Fiano, alla cara salma, a Ciccio formaggio e alla Boldrini, e che in attesa delle sacrosante legnate sono stati lasciati prima a frollare e a marcire nella merda e nella promiscuità di quel fabbricato, in un progressivo, costante e disumano degrado fisico e morale. Che questo era il palazzo di Piazza Indipendenza, non la Trump Tower, ma uno degli ultimi gradini della condizione umana. Almeno qui in occidente. Non era certo roba per la feccia sub-sahariana tanto amata da certi ambienti e abituata a ben altri lussi..la pay tv, il wi -fi, la piscina e il massaggino rilassante di qualche pretino bendisposto.