(ASCA) - Roma, 2 apr - La Lega Nord, per avviare ufficialmente la raccolta firme a sostegno delle proposte di legge di iniziativa popolare, sotto elencate e gia' depositate nelle scorse settimane presso la Corte di Cassazione, annuncia una grande mobilitazione popolare per sabato 21 aprile, attraverso un'enorme e capillare gazebata in tutto il territorio della Padania.
''I gazebo leghisti - annuncia il Coordinatore delle Segreterie Nazionali, il seatore Roberto Calderoli - saranno pertanto presenti in tutte le piazze del Nord, sabato 21 aprile, per raccogliere le firme in sostegno alle proposte di legge di iniziativa popolare che abbiamo gia' depositato: di fronte ad un Governo nominato dal Palazzo e mai votato dai cittadini, la risposta arrivera' dai cittadini medesimi che scenderanno in piazza e si riprenderanno la democrazia''.
Di seguito, i titoli delle proposte di legge di iniziativa popolare gia' depositate in Corte di Cassazione: 1) Garanzia delle pensioni di anzianita' con anni di contributi e delle pensioni di vecchiaia. 2) Garanzia del credito a famiglie e imprese: separazione tra credito produttivo e attivita' finanziaria speculativa.......
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Questa e' la notizia dell' ASCA e nella parte sottolineata troviamo il motivo di quanto e' avvenuto. Una raccolta di firme per introdurre la separazione tra credito produttivo ed attivita' finanziaria speculativa deve essere stata per il sistema bancario la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Non solo la Lega si era collocata in beata solitudine all' opposizione ( non consideriamo per niente in quella posizione Di Pietro che cerca solo di barcamenarsi e sopravvivere alla nuova legge elettorale e men che meno Vendola che tra un lingua in bocca con la Marcegaglia ed un discorso dei suoi, prepara le credenziali per avere via libera dai poteri forti a candidato Premier ) ma aveva anche idee bellicose. Non era tollerabile, tanto piu' che i programmi futuri prevedevano sempre piu' una grande coalizione di salvezza nazionale ( certo che ne hanno di fantasia ! ), un polo unico della Nazione.......Insomma un incrocio tra un volemose bene romantico, una partouze sodomitica ed un mucchio selvaggio alla vecchio West, che avrebbe visto marciare tutti insieme appassionatamente, Casini e Bersani, la Bindi e Bocchino, Cicchitto ed Enrico Letta sotto le insegne fatate e fatali del vate di Varese ( come Maroni......). La Lega all' opposizione ci stava proprio male in quel progetto. Quei cafoni, con i petti villosi di fuori e quei Borghezio e Salvini, sempre sopra le righe. Avrebbero inevitabilmente guastato una campagna elettorale pensata all' insegna del cloformio e della vasellina. Meglio levarseli dai coglioni subito devono aver pensato i nostri banchieri......et voila'.....ti pareva che qualche procuratore non andava a ficcare il naso ? E quel deficiente di Berlusconi che continuava a sbraitare contro le Procure comuniste, altro che comunisti, questi qua sono piu' realisti del re . Maroni e Tosi e tutti i congiurati erano pronti a fare la loro parte ed al primo ruttino e' partita la cagnara. Interna e mediatica, quasi una seconda tangentopoli per le dimensioni conquistati sul mainstream dalla vicenda. Adesso la Lega e' conciata per le feste ma bene proprio, altro che gazebata come dice quell' altro mentecatto di Calderoli, gliela danno gli italiani la gazebata, anche piu' di una se vuole. Siamo purtroppo nel pieno di una di quelle drammatiche congiunzioni negative dove la perfidia di alcuni si incrocia fatalmente con la cronica incapacita' degli italiani di comprendere alcunche' li riguardi, specialmente se puo' far loro molto male, il massimo del danno, come i questo caso. Nell' Aprile del '45 i nostri nonni e bisnonni gioivano oscenamente davanti al cadavere sfigurato di Mussolini, poi si sono ripetuti con Craxi, seppellito di monetine e costretto all' esilio. Con Berlusconi e Bossi il cerchio di questa autolesionistica totentanz, questa danza di morte verso il peggio possibile si chiude, perche', anche se gli italiani lo capiranno troppo tardi, siamo esattamente alla immediata vigilia della nascita di un regime, di quelli belli cazzuti, e ne passera' di tempo prima che noi si possa alzare nuovamente la testa a rimirar le stelle.
di Gianni Fraschetti
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