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Missione militare UE in Repubblica Centraficana, italiani primi a partire

 

RCA

di Letizia Pascale -

I soldati italiani saranno in assoluto i primi a partire per la missione dell’Unione europea nella Repubblica Centrafricana e dovrebbero essere sul territorio già dalla fine di aprile. Lo spiegano a eunews fonti militari europee, dopo che ieri l’Ue ha ufficialmente lanciato l’operazione. L’intervento porterà sul territorio 800 uomini di 9 Paesi membri a partire dalla fine di maggio, ma quelli provenienti dall’Italia saranno inviati sul territorio in anticipo vista la specificità del loro incarico. Quella italiana sarà infatti una squadra del genio militare, specializzata in lavori “di costruzione”: costruire i campi e i ripari, predisporre le strade, rafforzare le strutture esistenti. Un lavoro che va necessariamente fatto prima dell’arrivo del grosso dei soldati per l’inizio della missione vera e propria e che quindi potrebbe richiedere la presenza italiana nella Repubblica Centrafricana già dalla fine di questo mese.

Il logo della missione cucito sulla divisa del generale Pontiés

Il logo della missione cucito sulla divisa del generale Pontiés

L’intervento europeo è stato chiesto con insistenza dalla Francia, che già dal 5 dicembre ha inviato nella Repubblica Centrafricana almeno duemila militari. Nel Paese è poi presente anche una missione dell’Unione africana, la Misca, composta da circa 6.000 soldati. La missione europea si propone di essere complementare a quella delle forze già in campo: l’obiettivo principale è quello di fornire un supporto temporaneo per mettere in sicurezza la

Il generale Philippe Pontiès

Il generale Philippe Pontiès

capitale Bangui, operando soprattutto su alcuni quartieri particolarmente toccati dalle violenze e l’aeroporto della città.

Alle operazioni, ha spiegato il generale francese, Philippe Pontiès che guiderà l’operazione  contribuiranno con l’invio di truppe “nove Paesi: ‘Italia, con un una forza del Genio, Francia, Estonia, Lettonia, Spagna, Portogallo, Polonia, Svezia e anche un Paese terzo, la Georgia. Germania e Regno Unito hanno messo a disposizione aerei per il trasporto dei militari”. La missione durerà sei mesi da quando sarà raggiunta la piena capacità operativa. Il costo comune è stimato in 25,9 milioni di euro.

Per Pontiés, che quando gli si chiede se non ci possano essere dei rischi imprevisti non esita a dire che “in guerra tutto è possibile”, l’intervento è “urgente”, viste “la situazione umanitaria e le condizioni di sicurezza nel Paese”. Per questo serve “una forza imparziale al servizio della sicurezza, una forza credibile con un mandato chiaro, capace di combinare l’azione militare e di polizia”. E questo può essere il ruolo della missione europea.

Fonte: http://www.eunews.it/2014/04/02/missione-militare-ue-in-repubblica-centrafricana-italiani-primi-a-partire/13954

 

 

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