di Silvia Cirocchi -
«È sciocco ma ancor più umiliante che Vladimir Luxuria, nella sua disavventura russa sia stato paragonato al caso dei due marò, cosa che mi lascia totalmente basita e più che altro inorridita dell’accostamento in quanto si tratta di casi totalmente differenti. Aggiungerei inoltre che sono stanca io stessa di venir sempre paragonata al caso dei militari italiani. Sia io che Vladimir infatti non abbiamo nulla da spartire con questi due individui, noi eravamo in missione di pace, Vladimir poi, che conosco bene, è persona di pace e andava semplicemente a far valere dei diritti che in quel paese ancora mancano, i tanto decantati marò invece sono due assassini che devono ancora essere giudicati per un reato grave di cui l’Italia, colpevolmente, non vuole farsi carico. È vergognoso che due virtuali delinquenti ci vengano affiancati in maniera così ossessiva»
L’unica cosa vergognosa, come sempre Sig.ra Sgrena, sono le sue dichiarazioni. Tengo a precisare che le sto dando del lei non per una forma di rispetto alcuno, ma semplicemente per cercare di mettere più possibile le distanze tra lei e me.
Vede Sig.ra Sgrena lei è la stessa persona che su Twitter scriveva “sono contenta di andare all’estero qualche giorno per prendere un po’ di distanza da questo paese”; quale Paese Sig.ra Sgrena? Lo stesso Paese che ha sacrificato uno dei suoi uomini per salvare lei?
Uno di quei servitori dello Stato che come i due nostri fucilieri di marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone ( perchè sa Sig.ra Sgrena gli “assassini” come li chiama lei hanno un nome) altro non facevano che il loro lavoro.
Ma Sig.ra Sgrena lei è stessa persona che in lacrime supplicando chiedeva ai soldati “assassini” di questo Paese di correre in suo soccorso per salvarle la vita?
Lei è la stessa persona che esalta la democrazia indiana, di quel grande Paese in cui ogni 9 minuti viene stuprata una donna?
Quelli stanchi Sig.ra Sgrena sono gli italiani. Stanchi di personaggi come lei e come Vladimiro Guadagno. La smetta di parlare di ciò che non conosce e si vergogni, si vergogni profondamente di avere definito Latorre e Girone degli assassini.
Lei é solo un’ingrata, nei confronti di chi le ha salvato la vita, un’ingrata alla ricerca di un briciolo di popolaritá per non sparire nell’ombra del dimenticatoio.
E prima di parlare dei Marò conti fino a 10, forse un briciolo di buon senso potrebbe impedirle di fare l’ennisima pessima figura.
Fonte:http://www.qelsi.it/2014/sig-ra-sgrena-da-italiana-non-mi-vergogno-dei-maro-di-lei-si/