di Guido Virzì
OGGI sarebbero le Idi di Marzo.
Non importa se lo avevate a mente già da stamattina . Conta solo se queste parole evocano in Voi un ricordo, perfino "scolastico"; una Sensazione.
2058 Anni fa, a Roma, veniva orribilmente assassinato Giulio Cesare, da persone che amava davvero ed alle quali aveva elargito fortuna, gloria, cariche pubbliche , onori.
Un Dramma italico che, nella Storia, si sarebbe tragicamente ripetuto...fino all'Evo moderno.
Cesare non fu ucciso dal "popolo", mentre, solo si recava al Senato.
Il Populus di Roma lo acclamò fino all'ultimo istante della sua vita terrena.
Cesare fu invece scannato malamente "dentro" il tempio del Potere romano : il Senato, di fatto una "aristocrazia" che, da tempo, era divenuta, lontana dall'esercizio delle armi, solo una Oligarchia degradata di commercianti, possidenti e latifondisti.
"More solito", la storia dei Falsari ci ha detto che Cesare, avendo in mente d'assumere la "dittatura", fosse mosso da intenti "democratici" e di "difesa del popolo"! ;La nostra fondatissima opinione storica è che Cesare, dinanzi all'espansione di Roma si fosse convinto che il Potere non potesse essere frantumato, "decentrato" tra un centinaio di famiglie egoiste ,riottose e divise in fazioni, ma che dovesse dotarsi di uno Stato ispirato a Princìpi qualitativi, gerarchici, guerrieri, sacrali in cui fosse evidente il Centro del Comando ed il Diritto di un vero "Aristos" a pronunciare l'ultima parola su ogni decisione in tempi reali.
Cesare pensava ad una Monarchia.....
Per questo fu Marzo che conobbe il primo sangue dei Cesari sui colli di Roma. Perchè un Sogno venisse fermato.
Ma quel sangue orribilmente versato "marcò" la Storia, segnò una Svolta Epocale.
Dal sangue di Cesare germogliò l'Impero.
E quell'Impero donò la Legge Scritta, per 800 anni, a tutto il mondo conosciuto e raggiungibile; quell'Impero fece dell'Europa occidentale, prima divisa in mille tribù, una Comunità basata su Regole precise, uniformi, abbozzando il primo modello universale di CIVILTA'.
Per questo ricordiamo il Sangue di Cesare. Per riconfermarci nella Consapevolezza che, comunque, di quella Civiltà e di quel Sangue noi saremmo eredi, con tutti i nostri difetti di oggi.
I Templi di Roma lassica, gli archi, i ponti, le mura, gli acquedotti, le grandi vittorie e perfino la progressiva decadenza, nella loro magnificenza, nella loro Maestà, annientano l'Italietta odierna delle "villette in batteria", deridono la nostra classe politica, ed a noi, riempiono ancora il Cuore di speranza.
NULLA muore mai, nella Storia tutto può ripresentarsi anche sotto altre forme. I semi, spesso, giacciono a lungo sepolti sotto terra...poi basta una pioggia, un raggio di sole...e si vede rispuntare nei campi UN FIORE che pareva estinto...
Come direbbe Julius Evola "Tanto antico da apparire nuovo".
"E pluribus fecisti UNUM" !
"Ense et aratro".
AVE INVICTA CAPUT MUNDI.
AVE IMMORTALIS URBS.
.....AVE CAESAR !