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(Gianni Fraschetti) - Il carabiniere abbandonato al linciaggio dai suoi commilitoni in fuga è non solo  l'immagine plastica dell'agonia di questa repubblichetta delle banane ma rappresenta anche un problema molto più grande delle considerazioni che ho letto sui social e sulla stampa. Rappresenta l'ndizio che un certo mondo che pensavamo ci fosse, invece non c'è più. Dissolto, volatilizzato, liquefatto nella fornace di disvalori che è divenuta l'Italia.

Una squadra di fanteria - che quello erano quei CC - è una piccola unità organica militare, la più modesta numericamente, ma è anche e soprattutto una comunità umana, discendente del contubernium delle legioni, ovvero nove uomini che dormivano insieme, mangiavano insieme, combattevano insieme, spalla a spalla, e morivano insieme se necessario. Una piccola e salda comunità che lega i suoi membri col vincolo sacro dell’amicizia e della fratellanza che implicano molte cose, prima delle quali è il mutuo soccorso. Uomini che sanno di poter contare l'uno sull'altro. E' la certezza sulla quale a volte si giocano la vita.

Dunque quella fuga vergognosa, effettuata girando la schiena al "nemico" e dandosela a gambe levate, non solo ha rivelato un addestramento molto ma molto approssimativo e una scarsa fibra morale, la  vigliaccheria, che dovrebbe trovare valido contrasto proprio dalla acquisita capacità tecnica e psico-fisica di affrontare situazioni di pericolo, ma, cosa ancora più grave, ha evidenziato che quel gruppo di uomini, in teoria fratelli tra loro,  non era invece legato da  altro che una uniformità nel vestire.

Non c’era altro di tutto ciò per cui centinaia di migliaia di uomini con le stellette sono caduti su tutti i fronti di guerra, e non c'era nemmeno nulla dei vecchi battaglioni mobili dei CC, quelli con i cappotti lunghi, che non avevano corazze ed elmetti integrali, e nemmeno gli scudi, e affrontavano roteando la bandoliera vere folle ostili, non quattro patetici ciappuzzi dal fisico debilitato. Eppure questi marziani iper protetti, alla prima ipotetica difficoltà - di fronte avevano il nulla, militarmente parlando -   sono fuggiti, e quello che è scivolato ...cazzi suoi. Non si sono nemmeno posti il problema di tornare indietro per proteggerlo. Via! Ognuno per sè e si salvi chi può, esattamente il contrario della modalità operativa di una squadra di fanteria e di quanto impone l'etica militare.  

Chi ha vestito una uniforme sa bene di cosa parlo. Vi immaginate una squadra di paracadutisti, o di alpini, o di lagunari comportarsi allo stesso modo? Anche disarmati, anche a mani nude, non avrebbero abbandonato il loro fratello a terra, si sarebbero fatti massacrare tutti sul posto per difenderlo. L’imperativo militare su questo aspetto è inflessibile e impone l’obbligo morale di riportare indietro anche i morti. Quei carabinieri hanno toccato il fondo, hanno abbandonato uno di loro, vivo. Sono fuggiti come conigli da allevamento, in maniera anche comica rivedendo il filmato. Ci mancava solo che gettassero scudi e manganelli  per correre più veloci.  Niente più disciplina, nè codici di comportamento, nè imperativi morali. Niente più dignità individuale e spirito di corpo, tutto è stato travolto dalla paura. Una roba da non credere. E avevano davanti quattro scemi armati di aste di plastica, quattro scemi che si sono nutriti del terrore che hanno percepito. Pensate a domani quando avranno di fronte ben altro e dovranno magari proteggere donne e bambini da bande inferocite. Chiudete gli occhi e immaginate...

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