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(Gianfrasket) - La Merkel che si reca a Mosca con il sempre più stolido Hollande tenuto per mano, è stata una bella sopresa per tutti, specialmente oltre Atlantico ove già sentivano odore di napalm se non proprio di vittoria.

Per la prima volta l'Europa a trazione tedesca si è divaricata - nei fatti e in maniera più che evidente - dagli unici vincitori della II Guerra Mondiale e ha preso una iniziativa autonoma per tutelare, nei fatti e non a chiacchiere, se stessa. L'incubo di decine di migliaia di carri armati russi che dilagavano nelle fertili pianure dell'Europa occidentale deve aver fatto prima tremare (con effetto budino, immaginiamo) e poi muovere la Cancelliera dal culone inchiavabile, come l'aveva vezzosamente definita quel superbo gentiluomo di Berlusconi.

Nelle prossime ore ci racconteranno che la mossa (franco) tedesca è stata appoggiata dagli americani. Figurati...per essere sicuri che nulla trapelasse ai nostri cari alleati d'oltreoceano, Putin, Merkel e Hollande si sono barricati da soli in una sala, in un colloquio rigorosamente a tre, senza la presenza nemmeno degli interpreti.

E sarebbe carino conoscere cosa mai avrà capito Hollande che non spiccica una parola di tedesco, di una conversazione che si è svolta proprio in questa lingua che Putin parla perfettamente. Glielo avrà raccontato la Merkel dopo cosa si sono detti, certo è che il contenuto del colloquio è rimasto confinato tra quelle mura, immaginiamo con quale soddisfazione di Obama, Kerry e di tutti i generaloni a stelle e strisce che stavano già scaldando i motori.

L'Europa pare finalmente avere capito che quel che va bene agli USA è veleno per lei e viceversa. Gli interessi del Vecchio Continente e degli Stati Uniti sono quasi sempre confliggenti, e dunque prima ci si libera della tutela yankee, che ormai dura da settanta anni, e meglio sarà. Ora sono tutti impegnati - europei e americani, con in testa quel simpaticone di Kerry - a minimizzare la crepa per non renderla più evidente, ma quel che è stato è stato.

Vedremo adesso quanto reggerà la tregua raggiunta a Minsk. Poco a mio parere, già il Presidente cioccolataio ucraino sta strillando, immaginiamo su input di chi, che i russi li stanno attaccando, e l'agenzia Interfax ha appena rilasciato un comunicato del portavoce del ministero degli Esteri di Kiev, Ievgheni Perebiinis, nel quale si ipotizza già il peggio “...la Russia, che oggi ha dimostrato di controllare direttamente i miliziani, è pienamente responsabile di un loro eventuale fallimento (degli accordi n.d.r.)”.

Dunque tutto può ancora avvenire, ma almeno abbiamo la sicurezza che nel corso del colloquio a tre quello che si dovevano dire se lo sono detti, e certo Merkel, Hollande e Putin avranno anche ipotizzato il peggiore degli scenari. Alla faccia dei piani per l'ennesima guerra americana in Europa.

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