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Reduce dall'ultimo insuccesso elettorale e dall'aver collocato il suo sodale antifascista Bocchino alla guida del Secolo d'Italia, Alemanno si gioca pure la carta marò e partecipa alla manifestazione di Roma che ne ha chiesta la liberazione. Considerando che ormai sono anni che il "capo dei ragazzini" non ne imbrocca una, a Latorre e Girone ormai manca solo che anche Fini si volti a guardarli. Poi l'Italia se la possono scordare (G.F.)