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(Informare) - Questa se uno la racconta non ci crede nessuno ma è vera, purtroppo, e avviene in Italia, la terra dei cachi. Recitare è fingere, ma è difficile immaginare Daniel Craig che spara per le vie di Roma con l'indice puntato e il pollice alto. Eppure il set del nuovo film di James Bond, come altre produzioni di film e fiction d'azione, rischia di dover far a meno delle armi sceniche a causa di un pasticcio legislativo. A lanciare l'allarme è l'Anica, che rappresenta l'industria cinematografica: "Scaduta la proroga, è da ora in vigore la legge che regolamenta i requisiti tecnici di questo tipo di armi - spiega il segretario Stefano Balassone - il problema è che si tratta di richieste tecniche definite dai periti "fuori dal campo del realizzabile". E non si è trovata nessuna ditta in grado di eseguire queste modifica".
"Fuori dal campo del realizzabile" , un concetto molto italiano che evoca burocrati dei ministeri scatenati, consulenti pagati a peso d'oro e commissioni di esperti riunite in assise per inventarsi qualche cazzata per ministri tipo Alfano, perennemente fuori di testa, e così le ditte di effetti speciali hanno ritirato tutto l'armamentario ad uso scenico. Anche perché altrimenti rischierebbero l'arresto. Il tutto è cominciato tre anni fa, spiega Luca Ricci, uno dei titolari delle quattro ditte che gestiscono le circa 7000 armi modificate usate sui set: "Noi compriamo le armi, le facciamo modificare dall'armaiolo e chiediamo l'autorizzazione alla questura". Poi scatta il solito pasticcio all'italiana. "Durante un controllo un ispettore decise che la modifica fatta, pure autorizzata, non era a norma". Nel frattempo, a incasinare ulteriormente le cose, è intervenuta una normativa generale europea cui si è aggiunta quella di ciascun singolo paese. E succede il quarantotto. "Mentre in Francia, Inghilterra e nel resto del mondo si usano le modifiche che abbiamo fatto sempre noi, la commissione consultiva italiana tre anni fa ne ha stabilite altre, difficili e perfino pericolose per chi le usa - spiega Ricci - Il periodo di proroga che consentiva ancora l'uso delle vecchie armi è finito, ora non si possono usare più".
L'imprenditore racconta dal set di Suburra, la serie di Stefano Sollima, che ora rischia di fermarsi proprio per la impossibilità di usare le armi di scena. E così anche altre produzioni: Rex 8, Squadra Antimafia, Montalbano. Vale anche per il nuovo Bond, il film per cui sono appena venuti a Roma in sopralluogo il regista Sam Mendes e Daniel Craig. Le riprese partono a gennaio, ma le procedure burocratiche sono in corso. Balassone: "Anche le major straniere in Italia devono usare solo armi con le modifiche richieste dalle nostre leggi. Non è certo un incentivo a girare da noi. Speriamo in un decreto legislativo che sblocchi questa situazione paradossale".
Certe cose succedono solo in Italia, la terra di Renzi e Alfano. La terra dei cachi.