Lavorare di più e curarsi di meno, ecco la ricetta di questo secolo per ridurre quella aspettativa di vita in crescita che leva il sonno ai potenti.
(Marco Mazzocchi) - Il progetto di riduzione del capitale umano in eccedenza (ossia le persone in carne ed ossa), ha fatto un altro passo in avanti. Prima l’innalzamento dell’età pensionabile e adesso la riduzione drastica degli standard sanitari, non possono che produrre quell’abbassamento dell’aspettativa di vita che tante preoccupazioni suscita tra i tecnocrati del Fmi,dell’Ocse e dell’Unione Europea. Quello che fino a ieri si poteva già intuire,ora si sta trasformando in legge,: la “fiction” sta diventando realtà,da quando il governo Renzie,attraverso il ministro Beatrice Lorenzin ha calato le sue carte (o meglio i suoi tagli) sulle prestazione sanitarie.
Quelle che saranno soggette a restrizioni salgono da 180 a 208 e riguardano tra l’altro odontoiatria,radiologia, prestazioni di laboratorio e non solo. Queste prestazioni,se ritenute non necessarie, saranno a pagamento da parte degli utenti,e se ritenute “inappropriate” prevederanno sanzioni contro i medici che le hanno prescritte.
Siamo dunque di fronte ad una prospettiva pericolosa,ovvero la riduzione delle cure per motivi economici, oppurel’intenso ricorso alla sanità privata per chi può permetterselo.Emerge un paradosso vistoso:se si lavorerà più a lungo (e con la legge Fornero ormai in Italia sono stati battuti tutti i record) e ci si potrà curare di meno,è evidente come una quota crescente della popolazione “leverà le tende” dalla vita (e dai conti previdenziali), molto prima delle generazioni precedenti. Ed il bugiardissimo si gode la distruzione delle opinioni politiche della massa di pecore italiane.
E’ L’EUGENETICA SOCIALE, questa volta senza lager e fili spinati,semplicemente con leggi approvate in Parlamento e decise a Bruxelles. Avanza,inesorabile,il piano oligarchico attuato con l’euro:colpire i cittadini tagliando lo Stato.Grandi sofferenze,ampiamente previste.
E questo non è che l’inizio.