Nessuna apologia del fascismo: la Procura della Repubblica di Venezia ha chiesto l'archiviazione per Gianni Scarpa, lo storico gestore di Playa Punta Canna, ribattezzata dalle cronache la spiaggia fascista
Per il pubblico ministero si è trattato di una semplice "articolazione del pensiero", vale a dire che Scarpa con le foto di Mussolini, i richiami all'ordine e alla disciplina e le altre "stravaganze" dello stabilimento balneare, non ha commesso alcun reato, non era apologia e violazione della legge Scelba. Il procuratore capo Bruno Cherchi e la sostituto procuratore Francesca Crupi hanno quindi presentato la richiesta di archiviazione.
finte: fascinazione