Gli spacciatori di democrazia

di Marco Mazzocchi

Tutti capiscono che una guerra americana in Siria già aveva qualche controindicazione;figurarsi rischiare una guerra alla Russia. Tutto perché Obama non può, non riesce forse nemmeno a concepire che deve sbatter fuori Victoria Nudelman e Susan Rice(la National Security Adviser),e sollevare di peso Samantha Power,sua ambasciatrice all’ONU, grande promotrice di continui interventi militari per ragioni umanitarie. Sono tutte donne che aveva portato con sé Hillary Clinton: lei, la Clinton, se n’è dovuta andare dopo aver compiuto l’orrendo,sanguinoso emai chiarito complotto che costò la vita,a Bengasi, all’Ambasciatore americano. Ma le altre sono lì a fare danni. Soprattutto impedire un accordo di fondo fra Valdimir e Obama per una politica estera diversa,meno dipendente da Sion, dal complesso militare-industriale,e dall’ossessione imperiale britannica per debilitare e dissolvere la Russia,storica heartland che bisogna sgretolare per poter dominare il m ondo. La Russia non è un pericolo,non aggredisce,per proclamato principio non s’ingerisce negli affari altrui,riconoscendo le sovranità degli Stati così come sono: in Crimea è intervenuta solo perché il Governo di Kiev(Nuland),effettivamente minaccia i diritti della componente russofona,e gli interessi strategici di presidio navale del Mar Nero. È l’America che conduce operazioni coperte in oltre cento punti caldi del mondo,che fornisce armi ai wahabiti in Siria,che ha rovesciato Gheddafi per ottenere una destabilizzazione permanente della Libia,che bombarda con droni montanari afghani, che ripensa all’opzione militare in Siria e sparge miseria e sangue,come appunto ora in Ucraina.Lo scopo finale di tutto questo agitarsi dell'occidente anglo-americano(la Germania e la Francia sono su posizioni più defilate),non è (solo)l'umiliazione della Russia,ma è la scomposizione della Russia stessa. Una soluzione,che farebbe gola non solo all'Occidente ma anche alla Cina e alle potenze asiatiche  affamate di materie prime e di spazio vitale. A Mosca fanno bene ad analizzare la situazione con molta attenzione, perchè le ripercussioni di un attacco militare e di una spartizione dell'Ucraina,potrebbero essere molto gravi.La secessione della minoranza russa,metterebbe in allarme tutti i Paesi(in particolare i Paesi Baltici),che ne hanno una e provocherebbe il tentativo di secessione delle repubbliche caucasiche a maggioranza islamica.Il prossimo passo,potrebbe essere la Bielorussia:situata tra Polonia e Ucraina,è governata da diversi lustri da un personaggio non gradito ad Occidente,(Bush la considera l’ultima Tirannia in Europa),e per giunta amico di Berlusconi,che lo visitò qualche anno fa.Si,un ulteriore nazione in cui far sorgere "spontanee" rivoluzioni,e quindi contribuire alla nascita della "democrazia",con corollario dei ben noti diritti(nozze omo,in primis).A questo punto,non credo che Putin voglia imbarcarsi in una guerra dagli esiti imprevedibili ed incertissimi:occuperà la parte orientale,che diventerà una zona tipo Kaliningrad.E gli USA accetteranno,hanno troppe partite aperte in giro per il mondo. Perché questa è una trappola per Putin.Credere che gli occidentali non ci abbiano pensato,e che le conseguenze siano,solo "l'espansione della democrazia in Russia",significa credere alla Befana.

La disgregazione dello Stato,è lo stadio finale probabile di ogni società multiculturale.Noi,che stiamo diventando sempre più una società multietnica e multiculturale,dovremmo stare in campana.Purtroppo, con la classe politica che abbiamo,NON C'È DA STARE TRANQUILLI.

La mobilitazione militare russa,difficilmente avverrà in Europa.E' possibile invece che vedremo qualche inaspettato cambiamento in Medio Oriente,come risposta alle ingerenze in Ucraina.Probabilmente,cert i ambienti desiderano l'intervento militare russo nell'est ucraino...morire per Kiev?Secondo me,lorsignori non ci pensano nemmeno,ma è una strategia per impantanare la Russia e costringerla a guerre e guerricciole a bassa intensità.Se dovrà infatti utilizzare così tanti uomini per salvaguardare il proprio cortile di casa,non potrà difendere altri interessi in Medioriente...Siria,Iran,il gas nel Mediterraneo.Può darsi che Putin decida(finalmente)di supportare in maniera concreta i lealisti siriani,oppure che lanci qualche segnale inequivocabile ai sauditi.

Nella migliore delle ipotesi,ci troveremo occupati militarmente da ''cinesi'' dell'alleanza eurasiatica SCO, perchè ci troviamo dalla parte sbagliata con un non-governo di rinnegati eterodiretto,nella peggiore ipotesi,SAREMO RASI AL SUOLO.

Nel 2001 dopo l'11/9 Cheney-Rumsfeld dissero: ''CI DISPIACE PER QUESTA GENERAZIONE PERCHÈ NON CONOSCERÀ LA PACE''.

Il mondo si è capovolto.Chi viene eletto democraticamente,è un criminale.Chi attenta alla democrazia,chi spara e uccide è un eroe,un rivoluzionario.Com’è possibile?CON IL TRUCCO PIÙ ANTICO DEL MONDO: LA PROPAGANDA DI GUERRA.

La guerra può essere un ottimo modo per nascondere i problemi reali.Secondo un recente sondaggio.il 53% degli europei non si sentono europei.Quale modo migliore,per risvegliare UN SENTIMENTO NAZIONALISTA EUROPEO?La guerra fa esaltare gli animi,giocando sul concetto di “bene e di male”,“di giusto e sbagliato”.Con la propaganda,si giustificano e legittimano interventi militari,rovesciamenti di potere, accaparramenti di risorse minerali.

È successo durante la Prima e la Seconda guerra mondiale,e oggi i mezzi di comunicazione sono cambiati. Sono più potenti e sofisticati.Sono capaci di manipolare la realtà e far passare operazioni militari in missioni umanitarie, golpe in rivoluzioni, dittature in democrazia.Lo abbiamo visto per prima volta in Jugoslavia (1999)e in seguito nelle guerre in Afghanistan,Iraq,Costa d’Avorio,Libia e Siria.E oggi in Ucraina,dove il governo di Janukovyčè stato destituito a colpi di granate. Lo si tenta di fare in Venezuela,ma Maduro non è uno sprovveduto,ha già fatto esperienza con Hugo Chávez.Si cerca di seminare il caos,di provocare le forze dell’ordine e di screditare le autorità governative,attraverso i principali media internazionali.Quello che sta accadendo in Ucraina e in Venezuela,È UN COPIONE VISTO E RIVISTO.Ad esempio,quando un mass media parla di “regime ucraino”,l’uditore l’assimila alla “dittatura”,per via delle “matrici conoscenza” precedentemente stabilite….e così qualsiasi immagine di omicidi o di edifici demoliti saranno messe in conto al dittatore Janukovyč.In tutti i disordini mondiali,c’è l’individuazione,la personalizzazione e la demonizzazione del nemico,che incarna il male assoluto, ome accaduto con Saddam Hussein,Muammar Gheddafi o Bashar al-Assad.Allo stesso tempo, si cerca sempre di presentare l’opposizione come “pacifica” e “non-violenta”.Un po’ come i manifestanti ucraini,armati fino ai denti,o i ribelli siriani.

I media mainstream non fanno informazione,ma vendono la guerra come umanitaria:si fa appello alle emozioni e alla buona coscienza delle persone,ma anche presentare il conflitto in termini manichei come una guerra tra il bene e il male.Tra i meccanismi di disinformazione,c’è quello definito LA SATURAZIONE DELLE IMMAGINI CON UN FORTE IMPATTO EMOTIVO, n grado di azionare i meccanismi mentali che regolano la collera e l’aggressività,in modo da rendere cieca l’opinione pubblica.Come in Ucraina,dove dopo la rimozione di Janukovyč i media hanno diffuso le immagini di Yulya Timoshenko,l’ex presidente incriminata per malversazione di fondi pubbliciche ha definito in mondo visione, i manifestanti neonazisti degli “eroi”.L’immagine che rimane impressa nella mente dell’opinione pubblica,è di lei in sedia rotelle,con la ricrescita ai capelli e visibilmente provata,che grida:LA DITTATURA È FINITA.E il messaggio che passa,è che Janukovyč era uno SPIETATO DITTATORE.

Si è visto e sentito di tutto,. Sono state censurate le immagini dei manifestanti con le armi in mano,fucili e lancia fiamme,che bruciano le case con le persone ancora dentro,intonando i loro slogan sanguinari.E quelle che mostrano,in Ucraina,di poliziotti uccisi a sangue freddo,derubandoli dei loro pochi averi.