In sintesi, l’attività del colonnello Rapetto consente di accertare 98 miliardi e mezzo di evasione fiscale ad opera delle società che operano nel gioco d’azzardo. E che fa lo Stato? Concede uno sconto del 96,5% ! Già, perché se a non pagare le imposte è un piccolo imprenditore o un normale cittadino, si interviene con i carri armati. Se a a evadere sono le grandi società, si va coi guanti, c’è il super premio. Quel premio che non c’è stato per Rapetto. Costretto a dimettersi perché faceva fin troppo bene il proprio mestiere.
Trentasette anni al servizio dello Stato cancellati con una colpo di spugna. Anzi, con un trasferimento che, piuttosto che un riconoscimento al merito, è apparso, secondo la migliore tradizione greca, come una forma di ostracismo. A costargli il posto e' stata proprio l’inchiesta sulle slot machine non collegate alla rete telematica dello Stato. E’ di ieri la notizia degli arresti domiciliari di Massimo Ponzellini: l’ex presidente di Bpm ha ricevuto la misura cautelare per un finanziamento sospetto proprio alla società di slot machine, Atlantis.
Le dimissioni arrivano dopo che, bocciata la sua promozione a generale, Rapetto viene rimosso dal Gat – dal prossimo luglio – e spedito a frequentare – da studente – un corso al Centro Studi della Difesa, struttura presso la quale insegnava da 15 anni. Un’assurdità, che segue la bufera politica già sollevata quando venne decisa la sua rimozione sulla quale si erano concentrate ben nove interrogazioni parlamentari provenienti da pressoché tutto l’arco politico (e nelle quali veniva sottolineato la sua “professionalità specifica e riconosciuta a livello internazionale come esperto di lotta al crimine informatico”).
Il Comando generale delle Fiamme Gialle fece sapere che le sue indagini avevano “frequentemente attirato l’attenzione dell’opinione pubblica soprattutto da un punto di vista mediatico” e che il suo allontanamento dal Gat non era “certamente una rimozione ma, al contrario, rientra nella normalità delle vicende che interessano tutti gli ufficiali della Guardia di finanza”.
Ieri, però, sono arrivate le dimissioni. Con tanta amarezza. Rapetto, oltre che a Twitter, si è affidato anche a Facebook per esprimere la sua delusione: “Grazie a tutti per la solidarietà: il momento è difficile e indesiderato…”. Evidentemente per lui l’aria era diventata irrespirabile.
Una storia che ricorda per alcuni aspetti quella del Capitano dei Carabinieri Ultimo ( attuale Colonnello, un grado che evidentemente non piace ).
Ultimo prese Toto' Riina, poi ebbe a che fare con il PM Antonio Ingroia, un idolo per qualcuno e la sua carriera venne stroncata. L' Unita' speciale di contrasto alla Mafia che comandava venne sciolta e lui venne trasferito al NOE, i Carabinieri ambientali......Quanto al Dott. Ingroia, girano in rete le domande che seguono , rivoltegli dalla Signora Antonella Serafini, una caparbia e coraggiosa blogger, alle quali non ci risulta che il bel tenebroso abbia mai risposto.
Premessa: molti amici avvocati mi hanno vivamente sconsigliato di pubblicare quanto state per leggere, perchè le domande potrebbero essere intese come provocazioni. Tra le varie precauzioni mi è stato chiesto di alleggerire e ammorbidire i toni, perchè comunque (riporto testuale) “un modo per fartela pagare si trova sempre”. Ma sono estremamente fiduciosa della validità dell’articolo 21 della costituzione, e quelle che state per leggere non sono provocazioni, ma domande semplici, fatte da una cittadina semplice come se ne trovano tante per strada e tra la gente. Curiosità femminili, forse, ma che seguono una logica, per cui ci aspettiamo una logica anche nelle cui risposte (se mai arriveranno). Ma anche un silenzio, per noi, è una risposta. ( A.S.)
Buona lettura
Gentile dott. Ingroia, alla luce degli accadimenti avvenuti negli ultimi due anni, vorrei sollecitare Sue risposte ad una serie di domande semplici per cui ci si aspetta risposte chiare riguardo alcuni fatti di mafia sui quali Massimo Ciancimino sta tentando (inutilmente) di fare chiarezza.
- Lei dice di credere a Massimo Ciancimino. Riguardo la perquisizione della sua casa, esattamente a quale delle sue versioni crede: alla versione della cassaforte non perquisita o a quella della perquisizione (stesso giorno) in cui viene repertato il famoso pizzino strappato? La versione in cui Ciancimino suggerisce il posto dove si trova la cassaforte, o la versione in cui dice di parlare con il suo dipendente solo “a perquisizione avvenuta”?
- Ci potrebbe spiegare (presumiamo che la domanda sarà stata posta allo stesso Ciancimino Jr) a cosa servivano i due Carabinieri per la trattativa quando c’era già questo signor Franco che, a sentire le testimonianze, era un rappresentante delle istituzioni e aveva contatti molto più diretti degli ufficiali con Cosa Nostra?
- Le istituzioni con cui Cosa Nostra avrebbe dovuto trattare, sono i due carabinieri Mori e De Donno? Lo Stato Lei lo considera rappresentato da Mori e De Donno?
- E’ veramente convinto che il giudice Borsellino sia stato ucciso da trattative di Stato e non perchè avesse riaperto l’inchiesta Mafia e Appalti?
- L’inchiesta Mafia e Appalti è stata archiviata per volontà di magistrati della procura di palermo che Lei ben conosce. Come “delfino” di Borsellino non le è mai venuto un dubbio su tale archiviazione?
- Massimo Ciancimino ha dichiarato che suo padre controllava la Procura di Palermo per mano del procuratore Giammanco. Qualcuno ha aperto un fascicolo su Giammanco per cercare un po’ di chiarezza in merito?
- Può spiegare ai lettori come mai nel programma Annozero Lei parlò di colpevolezza di Ultimo preferendo la televisione al tribunale? Aveva facoltà di ricorrere in appello e non l’ha fatto, può spiegarci il motivo (che non sia quello datomi in privato in cui nega di aver mai detto una cosa simile, visto che esistono le registrazioni di Annozero a smentirla)?
- Come sarebbe giusto comportarsi nei confronti di una persona che viene sentita parlare al telefono con mafiosi durante intercettazioni telefoniche?
- Lei ha mai chiesto a Massimo Ciancimino informazioni su Matteo Messina Denaro?
- Ci sa dire la logica secondo cui il papello sarebbe stato ideato da Riina, e dopo averlo scritto Riina è stato arrestato? Oppure, ci spiega il motivo per cui Riina chiede consiglio a Ciancimino, che era molto vicino a Provenzano, la cui linea strategica non era certo approvata da Riina?
- Perchè, secondo Lei, un normalissimo passaporto deve essere stato “procurato” da un agente dei servizi segreti, invece che chiedere in una normalissima questura?
- Per quale motivo Vito Ciancimino pensa che i carabinieri gli hanno teso una trappola e l’hanno arrestato, se stava trattando con loro?
- Ci sa spiegare perchè le parole di Vito Ciancimino non hanno valore mentre quelle di suo figlio che racconta le cose del padre, hanno valore?
- Lei ha dichiarato (Corte d’Assise di Caltanissetta 12 novembre 1997) che Borsellino riteneva importante l’inchiesta “mafia e appalti” e che partendo dagli appunti di Falcone in merito si sarebbe arrivati ai moventi delle stragi. Ora come mai i moventi si trasformano in trattativa tra Mafia e Stato?
- Se trattativa ci fosse stata, un semplice Segreto di Stato non sarebbe stato sufficiente per raggiungere accordi con Cosa Nostra?
Vorrei essere certa della sua disponibilità a chiarirci le idee, ma non riesco ad essere così ottimista. Se ritiene le domande troppo complicate, ho la domanda di riserva: per che squadra tiene?
Questo e' l' uomo che ha stroncato la carriera ad Ultimo