Giuseppina Gherzi, tredici anni, viene condotta al martirio. Qui c'è tutto
(Gianni Fraschetti) - Gli italiani di ieri in fondo erano come quelli di oggi...agnostici. All'epoca non erano fascisti, come oggi non sono berlusconiani, salviniani o renziani. Sono utilitaristi, egoisti e menefreghisti...Il vecchio Francia o Spagna purchè se magna da noi è un evergreen. Nel '45, quando hanno capito che gli americani avevano vinto, si sono messi il fazzoletto rosso al collo e daje ad ammazzà...Per interesse, per il piacere di farlo, chi capitava, chi conveniva: il rivale in amore, il farmacista ricco per fottergli la farmacia, quello che ti stava sui coglioni fin dalle medie. Non c'era limite alla fantasia del carnefice, insomma le solite miserabili vicende da italiani. Se ci pensate bene, in fondo, nonostante lo sforzo ciclopico e ben retribuito di legioni di presunti storici, non esiste una storia della resistenza, vera attendibile e credibile, prima di Febbraio/ Marzo del '45, checchè ne scriva il Cazzullo di turno (et nomina sunt significantia rerum).
La loro epopea comincia nelle radiose giornate, quelle dopo il 25 Aprile, quando l'Esercito repubblicano depose le armi e si potè finalmente fare mattanza dei vinti (dagli anglorussoamericani, non certo da loro), fossero essi uomini, donne e bambini disarmati. Lo dico spassionatamente, io mi vergognerei come un ladro se avessi avuto mio padre partigiano o sedicente tale. Solo immaginarlo intruppato con bande di renitenti alla leva, ladri, disertori, stupratori e malfattori di ogni risma mi fa stare male. Che poi, in tutto erano qualche migliaia di persone sparpagliate sui monti del Nord Italia. E ciò alla faccia delle sedicenti repubbliche partigiane e dei nomi pomposi che tali bande di delinquenti si attribuivano: Brigata...Ma avete idea di quale è la consistenza numerica di una Brigata? Qui 50 persone scappavano in montagna per non adempiere ai loro obblighi, o magari per darsi al furto, al taglieggio e a ogni genere di malefatte e secondo i nostri "meravigliosi" storici costoro costituivano una Brigata... Una banda di ladri, impostori e bugiardi. Ma soprattutto assassini che spesso e volentieri scannavano anche i loro simili, vedi la malga di Porzus. Aveva ragione Giorgio Albertazzi, soldato repubblicano, quando affermò: «Forse non dovrei dirlo, non sta bene!, ma io i partigiani li ho sempre visti scappare, le poche volte che li ho visti». Già, era più comodo massacrare donne e bambini indifesi che vedersela coi soldati in grigioverde.